Continuate a chiamarlo ciccione…

Emanuele Trementozzi

Due palle invitanti, due gol. Due a zero e finale di Cardiff ad un solo passo. Mister 90 milioni, per molti “Il ciccione”, ha dimostrato ancora una volta cosa significhi essere un attaccante. Aggressione dello spazio, impatto preciso e vincente sulla palla, senso del gol e gioco di squadra. Non servono chissà quali aggettivi, bastano nome e cognome: Gonzalo Higuain.

E’ nota a tutti la mia fede incrollabile romanista ma, chi come vive per e nello sport, non può negare l’evidenza di avere davanti agli occhi uno degli attaccanti più forti al mondo. Magari non ai livelli del marziano Ronaldo o del funambolo Messi, ma certamente una sentenza in area di rigore che conosce pochi rivali.

E anche stasera, a Monaco, ha reso oro due palloni invitanti, spedendo quasi certamente la Juventus ad una meritatissima finale di Champions League. La seconda, ritorno permettendo, dell’era Allegri. Sì, proprio quel Massimiliano Allegri che in tanti hanno inizialmente criticato e che, a suon di vittorie, ha smentito anche il più acerrimo dei nemici. Molti dei quali, ad agosto, avevano criticato l’acquisto del bomber argentino perchè grasso e ciccione.

Ma stasera, proprio “el gordo”, ha ancora una volta zittito tutti e posto la sua orma indelebile sul match e sulla Juventus. Continuate pure a chiamarlo ciccione, ce ne fossero di attaccanti di “peso” come Gonzalo Higuain.

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