Santini, manifesti e sponsorizzate. Ma a quando i contenuti?

Faccia

Vota Antonio, vota Antonio. Da Totò, ad oggi, poco o nulla è cambiato. Giro per Civitanova e mi accorgo che a giugno si vota, per la precisione domenica 11, perchè non posso sfuggire all’esaltazione dell'”Io sò meglio dell’altro”.

Santini, manifesti, sponsorizzate su facebook per stare al passo con i tempi. Ma dei vecchi e cari contenuti, quelli veri non quelli demagogici, neanche l’ombra. Tutti a caccia della miglior postazione pubblicitaria o del poster più grande, nella più grande confusione globale tra marketing e comunicazione.

Perchè oggi la politica, ad ogni livello, richiede come non mai di metterci la faccia. Ma non nel senso figurato, magari accompagnata da qualche frase sensata, nel senso più espositivo del termine. Convinti che, purtroppo, più si appare e più voti si otterranno. Ora è tutta roba di convegni, aperitivi, cene elettorali e comunicati stampa. Quest’ultimi, per altro, lanci di accuse reciproche dove a rimetterci è uno solo: il Comune stesso. Repliche e controrepliche, minacce di querele e geniali idee dell’ultima ora. Ma di contenuti, amici miei, neanche l’ombra.

Ancora attendo qualcuno che si ricordi che esiste una piazza e, invece di pensare agli avversari, pensi piuttosto all’idea di città che ha in mente e come intende svilupparla. Ancora sto aspettando qualcuno che invece di guardare in casa d’altri, guardi in quella propria e faccia la corsa su se stesso, non sui voti da strappare. Perchè quelli arrivano, eccome se arrivano, solo se si cambia faccia al proprio modus operandi, essendo rivoluzionari nel comunicare, tornando ai vecchi metodi di piazza e non sottomessi alla legge del marketing politichese.

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