40 VOLTE GRAZIE

Ebbene sì, oggi taglio il traguardo dei primi 40 anni. Ma, lo dico subito, non me li sento affatto.

Al di là di quella che può essere l’età cronologica, infatti, c’è un’età biologica che mi fa sentire ancora un bambino sognante che deve realizzare tutti i suoi ogni, anche quelli già realizzati.

Perchè il segreto del mio essere tosto e determinato ogni giorno, viene proprio da quella fame che ancora mi fa fare le cose come fosse la prima volta. Senza adagiarmi, senza pensare di avercela fatta e di vivere di rendita. Io no, cari amici, non ne sono capace.

Affronto la vita ogni giorno come fosse la prima volta, come avessi appena terminato il Liceo Scientifico e dovessi tracciare la mia strada futura.

Non ho mai fatto calcoli, ho sempre vissuto con il cuore ogni mio giorno su questa terra. Con i miei errori, le mie testardaggini, le mie cazzate e i miei sbagli. Ma anche con passione, amore, rispetto per gli altri e la voglia di migliorarmi sempre di più.

Ho quella fame positiva di chi non si accontenta, di chi vuole crescere e non si sente mai arrivato.

Oggi festeggerò come a me più consono: ossia su un campo di calcio a 5. Dopo il pranzo con i miei, sempre al mio fianco, organizzerò un evento con le mie ragazze, piccole e grandi, con i genitori e con chi mi sostiene sempre. Perchè è quello il mio mondo e il giorno del mio 40esimo compleanno vorrò ricordarlo come speciale si, ma nella sua normale quotidianità.

Allenerò, gioirò, sorriderò e mangeremo insieme, anche con gli amici di Falconara, perché è quello che voglio. Basterà una foto, un video o un messaggio per far sì, che insieme alla mia Boca tutto sembri ancora più magico.

Festeggerò insieme all’amico Patrick Di Lupidio del gruppo Arbitri Marche e la sera farò visita a due mondi a me cari: la Tec e la Boca C5. Sarà un 40esimo itinerante, girovagando sui campi che frequento, da anni, tutti i giorni.

Perchè lo sport, la Boca e la Tec hanno caratterizzato questi miei anni di vita. Ricordo ancora quando al Liceo Scientifico organizzavo tornei, arbitravo partite e scrivevo sul giornalino scolastico risultati e pagelle. Quello che, da precursore di me stesso, ho poi trasformato in lavoro qualche anno dopo. Oggi sono felice, perché ho tutto senza voler nient’altro in cambio.

Ho una famiglia seria e che mi vuole bene, tanti amici dentro e fuori dal campo e una serie di attività che mi gratificano: il calcio, il giornalismo, la professione di giornalista e l’essere allenatore settore giovanile. No, io per i miei 40 anni non potevo chiedere altro e non voglio nient’altro. Se non continuare a fare quello che mi piace, chissà ancora per quanti anni. Ma sempre e comunque, con la stessa fame e la stessa passione.

Sono vissuto sempre in un campo di calcio, continuerò a vivere lì fino a che ne avrò le forze. Perchè un giorno, quando arriverà il momento di dire basta, non possa mai avere rimpianti di non aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità.

Grazie a tutti per aver reso questi primi 40 speciali, anche a chi ha contribuito in maniera negativa a farli trascorrere. Perchè gli amici servono a vivere sereni, ma il nemico è colui che ti mette alla prova e ti dà la forza di non mollare mai.

Con sincero bene verso tutti, 40 VOLTE GRAZIE.

EMANUELE.

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