Campionati TEC, trentadue squadre al via. “A testa alta, fieri e compatti”

Come Davide e Golia, con il coraggio di chi ha ha saputo rivoluzionare il mondo del calcio amatoriale, togliendo le mani dalle tasche delle società e apparecchiando una tavola ricca di servizi, qualitativamente al top, ma ad un costo popolare. E mai come oggi, la metafora della tavola imbandita, rappresenta al meglio la grande festa ad invito dei campionati TEC. Trentadue squadre totali, venti di calcio a sette e dodici di futsal, un aumento del 62 per cento in appena un anno di attività. Il tutto, con orgoglio, senza aumentare di un solo euro la quota gara e mantenendo gratuita l’iscrizione. E’ l’onda anomala che ha investito la quotidianità e dato nuova linfa, pura e trasparente, allo sport amatoriale. E così, da ottobre, si partirà alla ricerca di nuove emozioni, regalando ai tesserati della Polisportiva Sport Communication, organizzatrice insieme alla Trementozzi Eventi Comunicazione, un nuovo campionato da serie A.

“Siamo orgogliosi di aver creato un circuito che basa il suo impegno su onestà, trasparenza, umanità e rispetto degli altri – dice il presidente Emanuele Trementozzi – in un anno abbiamo dimostrato così significa essere professionisti al servizio dello sport, senza però farlo pesare sui bilanci dei club iscritti. I servizi sono stati potenziati, i costi mantenuti inalterati. Questa è la nostra vittoria di Davide contro Golia, dove è bastato un atto di coraggio per sovvertire un epilogo che, per molti, era già segnato in partenza. E invece, man mano che passavano i mesi, ci si accorgeva che non bastava la tradizione ad ostacolare il corso inevitabile che i campionati TEC stavano completando, diventando ogni giorno più credibili e ricercati. Ma non è, per noi, un punto di arrivo, anzi. E’ il nostro punto di partenza, il nostro anno zero alla ricerca di una meta che, un anno fa sembrava utopia ed invece, oggi, è un obiettivo concreto e misurabile”.

Come sempre sarà il Gruppo Arbitri Marche a dirigere gli incontri del campionato. “Un fiore all’occhiello, nato tra mille ostacoli e capace di imporsi in pochi mesi – continua Trementozzi – Siamo partiti in due, ora siamo tredici e non dobbiamo dire grazie a nessuno, se non a noi stessi che abbiamo investito sulla formazione. In tanti che all’inizio ci snobbavano ma oggi ci chiamano, ma le nostre porte resteranno chiuse. Sul carro ci si sale quando parte, se si crede in un progetto. Una volta partito non sono previste fermate intermedie”.

A chiudere il cerchio la nuova collaborazione con OPES Italia, ente di promozione sportiva riconosciuta dal Coni. “Essere delegato per la provincia di Macerata è per me motivo di orgoglio – conclude Trementozzi – L’Ente ha dimostrato sin da subito disponibilità, rispetto per il nostro lavoro e stima per quello che stiamo costruendo. Siamo protagonisti di un cambiamento epocale nel modo di fare sport e il tempo, lento ma inesorabile, ci darà ragione”.

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