Volevate distruggerci, ora fate silenzio e dimenticateci…

NELLO SPOGLIATOIO DEL TUBALDI

NELLO SPOGLIATOIO DEL TUBALDI

Iniziammo quel famoso 13 novembre così, con le due squadre mischiate a farsi la foto. Loro, forse, non erano coscienti: si stava scrivendo la storia dei campionati Tec. Finiamo così, ieri e oggi, con un selfie voluto dalle squadre e le due finaliste di coppa abbracciate insieme a celebrare la fine di una stagione memorabile.

Ci avete insultato, sputato m…a addosso, messo i bastoni tra le ruote, provato a distruggere.

Oggi, che non ci siete riusciti, con orgoglio e fierezza ve lo diciamo e sbattiamo in faccia: ABBIAMO VINTO.

Zero cartellini in quattro finali disputate, zero polemiche, zero risse. Zero come quello che valete, zero come quello che avete ottenuto.

E ora, fate silenzio, sciacquandovi la bocca prima di parlare di noi.

Perchè, giuro sulla mia vita, che fino all’ultimo giorno che vivrò su questa terra, vi farò pagare caro quel viscido tentativo di impedire a tutti noi di divertirci e scoprire i veri valori dello sport.

No, non perdonerò mai chi ha provato ad impedire un cammino, fatto di sacrifici e investimenti continui, che un ragazzo di 35 anni ha intrapreso accollandosi centinaia di euro di spese mensili per regalare un sogno e dare valore ad un campionato.

Non perdonerò mai chi, usando l’arma del ricatto, ci ha costretto a me e Joris, i primi tempi, ad arbitrare con 40 di febbre perchè tutti ci avevano abbandonato.

Oggi, vossignoria, mettetevi la lingua lì dove non batte il sole. Noi vi odieremo sempre, fino all’ultimo istante, perchè avete provato a fermare l’onda dello sport puro e genuino. E quell’onda, che vi sta già travolgendo, non faremo mai in modo che abbia pietà di voi.

Quindi zitti, perchè l’unica cosa che vi è rimasta da fare è abbassare la cresta e dimenticare che noi esistiamo. Mentre noi, di voi, siate certi che non ci dimenticheremo mai…

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